Pure Zio Paperone ha da lamentarsi
Di una cosa eravamo certi: il governo Berlusconi non e’ esattamente il preferito di lavoratori precari, disoccupati, pastori sardi o metalmeccanici di Mirafiori.
Oggi pero’ scopriamo (scopriamo?) che pure i nababbi ‘ostrica e lampone’ hanno di che lamentarsi.
La fauna di tamarri in yacth e crocifisso d’oro che affolla i locali notturni della Milano da bere, le discoteche di Porto Rotondo o le eslcusivissime piste bianche a Cortina d’Ampezzo diminuisce in numero e sostanza.
Il Guardian se ne esce nella sezione finanziaria con una articolo dal titolo ‘As if the crash never happened: world’s richest grow even richer’. Viene citato uno studio di Merrill Lynch e Capgemini, secondo cui i ricchi nel mondo, nonostante la crisi, continuano ad arricchirsi sempre piu’. Un incremento del 10%, se vogliamo essere precisi: gli zii paperone (tutti coloro che hanno a disposizione almeno un milione di dollari cash) dispongono di una ricchezza totale di $42,7 trilioni, in crescita rispetto al 2007 pre-bancarotta ($40,7 trilioni appena).
Tanti altri numeri noiosi, che potete vedere qui sotto…
Ovunque nel mondo i ricchi crescono, meno che da noi. Perfino in Africa. Tutte le freccette puntano al cielo, mentre l’unica che punta dritta verso il basso si riferisce all’Italia. Quei 170,000 ricconi nostrani perdono pezzi, e le loro fila si assottigliano in numero. Meno 4,7% nel 2010.
I ricchi scompaiono, e il Governo che fa? Confindustria lancia allarmi, come sbrodolano i quotidiani, e il Governo che fa?
O tempora o mores. Se scompaiono pure i ricchi, gli unici che ancora sorridevano in Italia, la tristezza finira’ per spadroneggiare nel paese. Proprio quello che il disfattismo rosso auspica ormai da tempo (almeno dal ’94).
Speriamo che il partito dell’Amore faccia qualcosa al piu’ presto. Altrimenti i celti si incazzano.
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