Repubblica copia il Corriere che copia La Stampa che copia il Fatto che al mercato mio padre comprò
Julian Assange estradato in Svezia. Ora ha due settimane per fare ricorso. NOTIZIA BOMBA! Soprattutto, notizia ampiamente attesa, se è vero che ieri sera, leggendo distrattamente le notizie, ho twittato questo:
TUTTO IL TEMPO DI PREPARARSI E FARE UN PEZZONE, insomma. Prendere per mano i propri lettori attraverso i vasti sentieri dell’approfondimento e del giornalismo d’inchiesta e far loro scoprire la beltà delle cose. E invece i nostri quotidiani online che fanno?
Repubblica
“In impeccabile abito blu, al bavero della giacca il ‘papavero’ indossato dai britannici per ricordare i caduti in guerra, Assange è stato letteralmente preso d’assalto …” e così via. O ancora “I giudici Ousley e Thomas hanno avvalorato la decisione di febbraio del giudice distrettuale Howard Riddle” o ancora…..
Corriere
Stesse frasi, paragrafi invertiti. Così come avviene….. alla Stampa
O, infine….. al Fatto Quotidiano, il quotidiano indipendente.
Da dove avranno preso le parole, i nostri poveri stagisti di redazione sottopagati e senza ordini precisi? Ci viene in mente un sito ovvio. L’ANSA!
Non può essere. Troppo ovvio. Ma andiamo a controllare: è proprio così.
Il classico lancio di agenzia. La cosa peggiore è che nessuno degli articoli porta in calce la firma: ANSA. Tutti i quotidiani spacciano la notizia come propria. Un’operazione legittima ma estremamente subdola.
Appiattimento dell’informazione? Giornalismo di qualità? Educare i propri lettori all’esigenza?
Tutto questo, e anche di più. E dire che erano settimane che l’udienza era programmata. Il compitino a casa potevano farselo, lì in redazione. Se non gli stagisti, almeno i loro schiavisti.
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