Mi faccio crescere i baffi per soldi
Proprio così. Per il terzo anno consecutivo per tutto il mese di novembre mi farò crescere i baffi per soldi. Perchè?
PER SOSTENERE UNA BUONA CAUSA
Un mese di totale repulsione sessuale – che si aggiunge a quella provocata all’altrui sesso nei 28 anni passati – è forse il prezzo da pagare per fare beneficienza? Forse no, ma sono troppo pigro e indolente per fare altro. Un’attività in cui l’unica fatica richiesta è la berlina pubblica ben si sposa con l’assenza di qualsivoglia senso del pudore che mi contraddistingue.
Quale buona causa? La sensibilizzazione e la raccolta fondi per la lotta ad alcune patologie come il cancro alla prostata e ai testicoli.
NON CAPISCO LA CONNESSIONE TRA IL BAFFO E LA PROSTATA
Nessuna connessione apparente. Ma fate attenzione.
Il baffo è simbolo ambivalente di virilità dileggiata ed anelata. I Mo Bros – i fratelli di baffo – sanno vivere una vita lieve, ironica e scanzonata; piegano gli accidenti dell’esistenza al loro volere con la stessa nonchalance con la quale si arricciano la punta del mustacchio; superiori alle contumelie, profeti di una mascolinità perduta e di un savoir-faire che vive ahimè solamente nei manuali di stile ottocenteschi, i Mo Bros si salutano con un lieve cenno d’intesa in metropolitana, e scambiano impercettibili segni di assenso alla perfezione della curata peluria che ne intarsia il viso.
Il baffo è apice nobile della mascolinità, il cui gambo portante è di facile intuizione, e che a sua volta ricava i suoi nutrienti essenziali dalla eccellentissima ghiandola prostatica.
UN MASCHIO TORMENTATO E NOSTALGICO
“Il baffo del 21esimo secolo gioca con questa eredità conflittuale. E’ notoriamente ridicolo, quasi fosse un capo di vestiario distinto e semi-permanente, un sopracciglio alzato al mondo. Allo stesso tempo, tuttavia, esprime un anelito verso l’autenticità, in ricordo di un tempo in cui gli uomini sapevano esattamente cosa era loro richiesto, e questa peluria naturale (come quella femminile) è riuscita a farsi strada senza l’ostacolo della convenzione sociale””Forse, quindi, il baffo esprime — o forse addirittura risolve? — due istinti mascolini contrapposti. E’ al contempo leggero, come una piuma, e dannatamente onesto. Il maschio di Movember è tormentato dalla nostalgia per quei giorni in cui era sicuro del proprio posto nel mondo, e forse fatica a prendersi sul serio. Ma è sincero nella sua solidarietà con i suoi fratelli maschi, pronto a farsi vulnerabile, aperto a conversazioni emozionali. Pronto a imparare dalle sue sorelle femministe” (tratto da qui)
MI HAI CONVINTO. COME FUNZIONA, QUINDI?
Spiega bene Il Posts che per partecipare a Movember (dall’inglese, crasi tra “November” e “Moustache”) è necessaria per prima cosa radersi barba o baffi; “poi registrarsi e personalizzare la pagina di “Mo space”, postare una foto al giorno sulla propria pagina (per vedere l’evolversi della crescita dei baffi) e poi, a seguire, parlare della salute maschile, trovare altri sostenitori, sventolare la bandiera del Movember e diventare una specie di pubblicità ambulante per l’iniziativa. Sempre sul sito è possibile andare a vedere quali programmi saranno finanziati dai soldi raccolti”.Questa la mia pagina personale: MOBRO.CO/lillo, da dove è possibile effettuare le donazioni.
Non c’è bisogno di aggiungere altro.
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