Una domanda semplice a chi proprio non può tollerare l’idea di salvare la vita di un migrante
Gentile [razzista-random], quanto è migliore la tua vita se entra in Italia un migrante in piú o uno in meno? Se – orrore – vedi un negro in piú per le strade? Fa così brutto? E se c’è lui, se lui è entrato, tu d’improvviso ti ritrovi ad avere meno diritti? Paghi meno tasse? La pressione fiscale che ti costringe a non fare lo scontrino ti darà finalmente tregua, se quel barcone non entra in porto? La speranza di avere un contratto di lavoro come si deve aumenta? Finalmente potrai aspirare al lavoro per cui hai studiato, senza scendere ad umilianti compromessi? A fine mese ci arrivi meglio? I tuoi figli avranno davvero un futuro più roseo, se vedi un musulmano in meno che prega per la strada?
Forse è arrivato il momento di guardarci tutti negli occhi ed essere onesti con noi stessi, ammettendo quello che, in fondo, già sappiamo: che si tratta solo di una densa cortina di fumo, pura distrazione di massa, ma che ci intrattiene perché ci prendiamo gusto a fare il tifo. Forse è arrivato il momento di dircelo: 629 migranti non entreranno in Italia, ma la nostra vita fa ancora schifo.
Tutti a scannarci su chi é molto umano o meno umano ma, dopo l’ennesima discussione su Facebook, tocca fare come loro e ritornare a capo chino a chiudere le valigie.
Perché l’unico modo di trovare un lavoro dignitoso, e magari mettere su famiglia ed essere felici, sembra essere quello di emigrare di nuovo.
Ero tornato in Italia, ora vivo in Francia.
E rimanici in Francia