L’autore

Il Monella è il blog di Lillo Montalto Monella e, come avrete intuito, prende il nome da uno dei suoi due cognomi.

Lavoro come giornalista per la TGR RAI del Friuli Venezia Giulia.

Mi sono trasferito a Udine direttamente dall’altra parte dell’arco alpino, da Lione, Francia, dove ero giornalista multimediale nella redazione web della TV europea Euronews. Tra i progetti realizzati nel corso degli anni, che mi hanno tenuto impegnato più di qualche mese, mi piace ricordare:

• Inchiesta esclusiva sulle inefficienze e sulle colpe di UNHCR in Libia (in quattro parti, versione inglese originale qui)
• Inchiesta esclusiva sui programmi OIM di ritorno volontario dei migranti in Africa: la strategia UE non funziona in 2 casi su 3 (qui in inglese).
• Inchiesta transnazionale sui migranti climatici europei realizzata grazie ad un finanziamento di Journalismfund.eu
• ‘Cry like a Boy’, una serie podcast con reportage da 5 paesi africani per raccontare storie di mascolinità tossica e di riscatto (in inglese e francese). Finalista dei Dig Awards 2021 e vincitore del Best Digital Audio Project in Europe by di WAN-INFRA.

In passato ho scritto (e non solo) per il Gruppo Espresso, sia da Roma (agenzia AGL) che da Trieste (lI Piccolo, storico quotidiano). Prima ancora, per due intense stagioni e mezzo, sono stato online editor per Juventus F.C. con responsabilità di sito e social network. Andando ancor più indietro negli anni, ho lavorato come: giornalista per una start-up canadese chiamata ScribbleLive, con sede a Londra; reporter per una pubblicazione inglese a Buenos Aires, Argentina Independent, e per l’agenzia di stampa Pangea News, che porto sempre nel cuore; stagista-schiavo in varie redazioni londinesi, tra cui Metro International; giornalista e speaker radiofonico (con poco successo, vista la R moscia e i tanti difetti di pronuncia) per una radio indipendente bolognese, Radio Città Fujiko, dove ho imparato i primi rudimenti del mestiere.

In queste pagine si trovano riflessioni, commenti, analisi e vaniloqui che non troverebbero altrimenti modo di sopravvivere al frenetico trascorrere delle giornate.

Scrivo più spesso su Twitter, mi trovate qui.