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Stupro in Svezia: colpevoli fino a provata innocenza=Assange accusato di “stupro” in Svezia?

Julian Assange accusato di stupro? Piano, piano. Se proprio dobbiamo parlare di Assange e non di Wikileaks, come tutti sembrano fare ultimamente, vediamo almeno di usare il cervello e di farlo con criterio.
Cerchiamo di venire a capo di quello che sta succedendo alla vita privata di Assange grazie al sito Liberal Conspiracy. Il buon Julian, che verra’ probabilmente arrestato a breve da Scotland Yard (anche se non si sa ancora con quale pretesto ufficiale) e’ da mesi conosciuto come “quello che ha stuprato due svedesi”. Che cosa e’ successo in quella fatidica estate 2010, nella fresca Stoccolma?

assange-leaks

Questa la killer line che ci fornisce Liberal Conspiracy per cercare di capire di cosa e’ stato accusato effettivamente il padre di Wikileals:

The consent of both women to sex with Assange has been confirmed by prosecutors.
Assange is being prosecuted for having sex without a condom, with someone who didn’t mind the lack of condom at the time, but who subsequently was cross about the fact that he didn’t use a condom.

In Svezia, a quanto pare, se una donna e’ inizialmente consenziente al rapporto sessuale ma poi cambia idea, si puo’ configurare il reato di stupro. Ma andiamo piu’ nel dettaglio. Con il passare dei giorni, il caso si e’ fatto più complicato, e la risposta dei media ad esso sempre più superficiale:

Everyone assumed it was for rape. But it turns out it was for violating an obscure Swedish law against having sex without a condom. […] One source close to the investigation said the woman had insisted he wear a condom, but the following morning he made love to her without one. This was the basis for the rape charge. But after the event she seemed unruffled enough to go out to buy food for his breakfast.”
E non è finita qui! Liberal Conspiracy ci porta dentro agli sviluppi di questa intricata vicenda:

It now turns out, he is accused of rape by authorities, within Sweden’s definition of the case. According to this report, it is being alleged that Assange did not comply with her appeals to stop when (the condom) was no longer in use.

L’avvocato londinese di Assange, Mark Stephens (uno dei migliori sulla piazza, ha accettato di lavorare gratuitamente per il fondatore di Wikileaks) ha raccontato a AOL News che non si sanno nemmeno quali siano esattamente le accuse mosse contro Assange, ma di sicuro non si tratta di stupro stricto sensu. Si tratterebbe di qualcosa di diverso: sesso a sorpresa!

Stephens, told AOL News today that Swedish prosecutors told him that Assange is wanted not for allegations of rape, as previously reported, but for something called “sex by surprise,” which he said involves a fine of 5,000 kronor or about $715.

assange wikileaks stuproTorniamo al presente. Perche’ Julian non va in Svezia e non si fa arrestare? Innanzitutto perche’, come Gavin MacFayden, direttore del centro di Giornalismo Investigativo di Londra  ci rivela, nessuno, dalla Svezia, ha mai chiesto un incontro preliminare ad Assange ne’ alcuno lo ha mai informato dei crimini che sarebbero stati archiviati a suo carico. Al buon padre fondatore di Wikileaks e’ stato semplicemente comunicato che deve presentarsi nella terra dei ghiacci per rispondere delle accuse. Rispodere di quali accuse? Ancora non è chiaro. O per lo meno, pare sia chiaro a tutti meno che ad Assange e al suo avvocato. Ironia della sorte, Assange verrebbe arrestato una volta messo piede in Svezia. Stephens conferma la versione di McFayden:

The prosecutor has not asked to see Julian, never asked to interview him, and he hasn’t been charged with anything. He’s been told he’s wanted for questioning, but he doesn’t know the nature of the allegations against him.

Questa bizzarra e surreale intervista di Al Jazeera ad una portavoce dell’ufficio del procuratore svedese incaricato del caso ci aiuta esemplificare quanto abbiamo appena detto, seppure per assurdo.
Proviamo ora ad intravedere la luce in fondo al tunnel, tentando di districarci nel groviglio della legge svedese grazie al sito dell’Interpol ; come al solito, tuttavia, come spesso in questi casi succede, è un blog ad essere la nostra miglior guida.
Scopriamo che in Svezia, nei casi di stupro, contrariamente a quanto avviene per tutti gli altri casi, si e’ colpevoli fino a provata innocenza: “guilty until you’re proven innocen t”
Hai capito il Pentagono?

Il succitato Gavin MacFayden, da sempre in prima linea nel campo del giornalismo investigativo, si è lasciato andare sull’argomento durante una lezione a porte chiuse alla City University of London. Recatosi in America, come ci ha raccontato, è rimasto stupefatto da come i media americani siano restii a offrire una narrazione credibile ed accurata di quanto Wikileaks sta rivelando. Come spesso accade, trovano più comodo concentrarsi sulla figura controversa del suo fondatore rispetto all’affrontare un’analisi approfondita di quanto i Warlogs, giusto per citare un esempio, abbiano permesso di scoprire.

Chi di voi ha letto i Warlogs iracheni? Chi si e’ fatto un’opinione critica a riguardo? Chi di voi sa invece tutto del preservativo di Assange in Svezia?
Questa la domanda.

L’Americano medio sa che Assange è potenzialmente pericoloso, diffonde documenti che mettono a repentaglio la sicurezza nazionale ma… non sa di più. Non conosce il contenuto delle rivelazioni sulla guerra in Iraq, nè di quelle sulla guerra in Afghanistan nè tanto meno cosa Wikileaks ha scritto, in passato, sugli omicidi di stato in Kenya (The Cry of Blood – Extra Judicial Killings and Disappearances, per cui ha vinto un Amnesty International UK Media Award nel 2008). L’americano tipo, ma io aggiungerei anche l’italiano tipo, non sa nulla tantomeno dei casi di spionaggio online orchestrati dalla Cina e rivelati dal sito whistleblower qualche anno addietro.
Insomma, Assange soffrirà sì di complottismo anti-americano, ma troppo spesso fa comodo dimenticarsi di cos’altro Wikileaks ha contribuito a svelare al mondo.
Si ricordi che, all’epoca della sua fondazione, Wikileaks non si proponeva obiettivi dichiaratamente anti-americani. L’obiettivo era, invece, quello di”expose oppressive regimes in Asia, the former Soviet bloc, Sub-Saharan Africa and the Middle East; we also expect to be of assistance to people of all regions who wish to reveal unethical behavior in their governments and corporations.”
Ora che il gigante, gli Stati Uniti d’America, è stato attaccato, Assange è diventato il nemico pubblico numero uno. Quando a rischiare era il governo kenyota, il mondo applaudiva e premiava.
MacFayden, che in passato ha collaborato gomito a gomito con Assange, se la ride al solo pensiero di quanto ancora aspetta di essere pubblicato. Perche’ dei dispacci, finora, abbiamo visto solo una percentuale irrisoria. Un altro uragano, inoltre, si intravede all’orizzonte: il prossimo obiettivo pare essere la Bank of America. Un’altro pezzo grosso dello scacchiere mondiale è in pericolo, è necessario che qualcuno fermi Assange in tempo. Che non saltino fuori altre due svedesi procaci, in questa settimana d’attesa?

(Image copyright: english.chosun.com; gizmodo.com.au)

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