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Lite Londra-Buenos Aires sulle Falklands, ma ora quella forte è l’Argentina

La scoperta di un giacimento petrolifero al largo delle Falklands da parte di una compagnia britannica ha riaperto la contesa fra Regno Unito e Argentina sull’appartenenza delle isole. Solo che adesso le parti sono invertite. Lo Stato guidato da Cristina Kirchner si è completamente rialzato dalla crisi che dieci anni fa lo portò alla bancarotta e la sua economia è in continua crescita, con ritmi compresi tra il 7% e il 10%. Così ora non sembra più intenzionato a cedere davanti alla corona britannica. Che vede invece un’economia stagnante e estrazioni petrolifere calate di un terzo rispetto allʼanno passato.

 

Trentʼanni dopo la guerra per le isole Falklands contro la Gran Bretagna, tocca oggi allʼArgentina fare la voce grossa. A darle man forte, questa volta, non più solo qualche sparuto aeroplano peruviano: Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela, Cile, Bolivia, El Salvador e Nicaragua sono tutti schierati compatti dalla stessa parte. Al fianco della presidentessa Kirchner. I rapporti di forza sono mutati: ora è il Sud America la vera Lady di Ferro, nel panorama geopolitico mondiale. E lʼArgentina guida la riscossa.

Tutto (ri)comincia lo scorso dicembre, quando Cristina Fernández Kirchner assume la presidenza del Mercosur (o Mercato Comune del Sud, il patto commerciale stretto da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), e nel discorso di insediamento ringrazia i presenti per il sostegno offerto al blocco navale argentino nei confronti di imbarcazioni battenti bandiera delle isole Malvinas (le cosiddette Falklands). Poca roba, in fondo. A contare, tuttavia, è il gesto.

Il Primo Ministro inglese Cameron, oltraggiato dalle rinnovate rivendicazioni argentine, ha accusato il paese sudamericano di “atteggiamento colonialista”. Un sommergibile nucleare è stato inviato prontamente agli antipodi ad anticipare lʼarrivo del rampollo reale, il principe William. Nel frattempo, Venezuela, El Salvador, Peru, Bolivia e Nicaragua hanno espresso il loro sostegno alla causa argentina. Perfino il Cile, da dove parte lʼunico aereo settimanale per le remote isole atlantiche, ha aderito al blocco navale. Come se non bastasse, sono state aviate discussioni “a tutti i livelli” per un eventuale blocco aereo sulle isole. Unʼazione drastica, che taglierebbe fuori i keplers (gli abitanti delle Falkland) dal resto del mondo

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