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Inizia l’avventura con Linkiesta

Da oggi inizia una collaborazione più sostanziale e consuetudinaria con il sito Linkiesta. Mi trovate tra i blog ‘esteri’ con Lezioni di Tango.

lezioni di tango il monella linkiesta

Di che si tratta?  Ecco un breve manifesto, cui spero di rendere onore durante tutto il percorso intrapreso.

La crisi della vecchia Europa – esplosa fra le strade di Atene – ha tutto l’aspetto di una tragedia greca classica: l’eroe, nel sublime sforzo di costruire un avvenire comune di pace, democrazia e prosperità dopo secoli di guerre e divisioni, cade in disgrazia per quella colpa fatale che Aristotele chiamava hýbris – ovvero dismisura, tracotanza. Tutt’intorno, le teorie economiche tradizionali implodono sotto il peso della realtà.

Alcuni osservatori, analizzando le tribolazioni del Vecchio Continente e della nostra Italia, hanno la sensazione di aver già assistito a questo spettacolo un decennio fa, dall’altra parte del mondo. In Argentina, ma anche in Uruguay, Cile, Brasile ed Ecuador: stati falliti (o quasi) fino a pochi anni addietro che ora crescono a ritmi asiatici.

 “Oggi la crisi la affrontano altri paesi, ed è quasi uno specchio dell’Argentina dell’anno 2001,” ha detto la neo-rieletta presidentessa argentina Cristina Kirchner, ricordando che i morti non pagano i debiti, e per onorarli è necessario prima crescere.

 Le voci che ci arrivano dal Sud America testimoniano che sì, la vita è possibile anche dopo il default. Ed è proprio per evitare di commettere vecchi errori che non solo l’Argentina, ma tanti altri paesi in America Latina stanno esplorando nuovi cammini di crescita.

 Questo blog vuole darvene conto. Novità, tendenze, contraddizioni irrisolte ma, soprattutto, storie di vita e di rinascita dal Latino America. Per poter tornare, anche noi, a danzare. Questa volta al suono di una nuova musica.

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L’ARGENTINA, LA STORIA E LA MAESTRIA DEL CHIAROSCURO

…è il primo post, che qui pubblico in parte.

Ieri in Argentina era il 24 Marzo. Lo era è un po’ in tutto il mondo, è vero, ma in Argentina un po’ di più: si festeggiava infatti il Día Nacional de la Memoria, per ricordare i crimini contro l’umanità perpetrati durante la cosiddetta Guerra Sporca (la guerra sucia), iniziata con il golpe militare del 24 Aprile 1976.

La Giunta Militare argentina passò infamemente alla storia per le decine di migliaia di desaparecidos (si calcola almeno 30.000, fino al ritrovamento della prossima fossa comune); per quel mondiale del 1978, quando i gol di Kempes occultavano gli orrori della dittatura, mentre la dittatura stessa occultava le sue miserie al mondo murando vivi i suoi poveri in baraccopoli fatiscenti, lontano dagli occhi dei media (ad esempio, nella villa miseria chiamata Ciudad Oculta); passò alla storia, infine, per aver mandato al macello centinaia di suoi figli nella folle guerra delle Malvinas contro Margaret Thatcher. 

Fu dopo il disastro nel sud Atlantico che, finalmente, passò anche la dittatura.

E’ dal 2003, da quando al potere ci stanno i Kirchner – prima Nestor e ora la moglie Cristina Fernández – che finalmente l’Argentina ha re-imparato a parlare del proprio passato, mentre gli anni ’80 e ’90 furono disseminati di indulti nei confronti dei vecchi carnefici. Un rammendo raffazzonato su una ferita che di chiudersi non ne voleva proprio sapere.

I Kirchner hanno sostituito questo approccio con quello giustizialista, portando gli assassini nelle aule di tribunale e avviando un serio dibattito su quegli anni infami.

“Vecchi, finti ammalati, indegni ma incravattati, i tiranni di allora sono quasi tutti alla sbarra: convinti, mai pentiti, impresentabili e sostenuti, il loro destino è ormai spacciato, perchè l’Argentina ha fatto qualcosa di grande, si è rimboccata le maniche e li ha messi a processo,” scrive l’agenzia di stampa PangeaNews.

Nel 2004, i ritratti dei dittatori carnefici sono stati tolti dai muri del Collegio Militare della Nazione dall’allora presidente Nestor Kirchner, considerato anche per questo gesto alla stregua di un padre fondatore della patria.

Fondamentale per il recupero della memoria storica è stata l’azione delle Madri di Piazza di Mayo, che ogni settimana da 34 anni a questa parte si radunano davanti alla Casa Rosada e lì, in piazza, danno la vuelta, silenziose, chiamando i nomi dei loro cari scomparsi e chiedendo per essi giustizia e memoria.

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/lezioni-di-tango/l-argentina-la-storia-e-la-maestria-del-chiaroscuro#ixzz1qAkIZ2pI

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