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Cosa accade quando finiscono i selfie

L’altra sera  ho visitato il cimitero degli elefanti del narcisismo, un luogo che fa delle due pestilenziali epidemie del nuovo millennio – l’autoscatto  e il food selfie – la propria ragion d’essere.

L’altra sera sono stato alla Cena in Bianco, e ne sono uscito con le ossa rotte. Vivo, ma con le ossa rotte.

Tratta dal sito ufficiale della manifestazione
Tratta dal sito ufficiale della manifestazione

Di cosa si tratta in linea teorica lo spiegano gli organizzatori, qui:

Vestiamo tutti insieme di bianco una piazza, una strada un giardino, un luogo a sorpresa ogni volta diverso delle nostre città e paesi, trasformandolo in una “camera da pranzo” a cielo aperto. Come? Ognuno di noi si porta tutto da casa, tavolo, sedie, vivande, stoviglie in ceramica, bicchieri di vetro… niente carta e niente plastica. Apparecchia e imbandisce la propria tavola con amici, familiari, colleghi, nonni e bambini per vivere l’emozione di una Cena tutti insieme per strada all’insegna delle cinque grandi E di etica, estetica, ecologia, educazione, eleganza.  Una immensa tavola, fatta di tutte le nostre tavole vicine e in fila, che celebra la tradizione italiana a tavola, nel rispetto di condivisione, convivialità, piacere di stare insieme. Riviviamo la magia del territorio con una cena urbana che attraverso il colore bianco, il più neutro e il più fotografico dei colori, veicolerà grazie alle nostre foto le immagini dei tanti luoghi del nostro bel paese in rete… Bello sarà partire con tavoli piatti e sedie al seguito per vivere e scoprire le piazze e le strade di tanti luoghi italiani… E alla fine della serata ognuno sparecchia, porta via tutti i rifiuti: non deve rimanere traccia del nostro passaggio. C’è un solo modo per mantenere pulite le nostre città: non sporcarle.

Di cosa si tratta davvero, ve lo spiega un sopravvissuto.

 

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