ULTIM’ORA: impavido papà che viaggia da solo con le figlie fa ancora notizia
Se un papà viaggia da solo in aereo con due bambine piccole, è un eroe. Coraggioso, intrepido. Se lo fa una mamma, passa semplicemente inosservata. Se non addirittura biasimata.
LUI
Vengo da un lungo weekend in Sicilia con le nostre due bambine. Le ho portate giù da solo, mia moglie non è potuta venire per motivi di lavoro. Bambine piccole, 1.5 e 3.5 anni, non sempre facilmente gestibili. Immaginatevi quella di un anno e mezzo che muore di sonno e fame, urla da strapparti la pelle di dosso e si divincola nel tunnel per raggiungere l’aereo, dove siamo bloccati da 60 minuti, fermi immobili, in attesa che arrivi un aeromobile che dovevamo prendere 25 ore prima. Prima che l’Etna eruttasse e spargesse ceneri e lapilli ovunque (“papà, da quella montagna escono tante nuvole! che bello!”).
In quei momenti non alzi gli occhi verso i vicini di coda, evitando così ogni tipo di sguardo compassionevole che sa di estrema unzione.
Al netto di quello sguardo, per tutta la durata del viaggio – all’andata, al ritorno, con le bimbe buone o con le bimbe che urlano/scappano/leccano il pavimento – è stato tutto un: “ma che bravo papà”, “davvero è qui da solo con le bambine?”, “complimenti”, “congratulazioni”, “che fulgido esempio di vigore”, “ah, il maschio italico”, etc.
Un operatore socio-sanitario si è perfino offerto di darmi una mano a cambiare i pannolini, se mai ne avessi avuto la necessità (…)
Lodi sperticate sono arrivate a sopresa anche da una mamma che – confesserà poi – si è cresciuta tre figli. Da sola. Il mondo alla rovescia: sarei io semmai a dovermi genuflettere ai suoi piedi, mica il contrario, dato che in fondo sono stato da solo con le bimbe appena qualche ora.
Premesso che mi sembra di aver fatto una cosa molto faticosa per il folle rapporto costo/benefici (pochi giorni di permanenza in Sicilia, grande sbattone), ma nulla di veramente eccezionale, la mia è stata una truffa. Circonvenzione di incapaci. Il resto della mini-vacanza, infatti, spostamenti esclusi, l’abbiamo trascorsa con i nonni a casa dei nonni.
LEI
Sei mesi prima di questo increscioso viaggio, mia moglie è stata una settimana da sola al mare con le due adorabili piccole pesti, e tutt’al più ha raggranellato qualche appunto del tipo: “non le sembra sia l’ora di tornare in albergo, con questo caldo?”, oppure: “l’ha messa la crema solare alle bambine?”.
Nessuno che la fotografava di nascosto per candidarla a sua insaputa al Nobel per la pace. Nulla di nulla. L’ordinarietà più totale, niente da segnalare, tutto comme d’habitude.
Ora, non starò qui a fare il pippone moralistico.
Riporto solo un freddo dato esperienziale: ho trascorso meno tempo viaggiando in solitaria con le due principesse rispetto alla durata di uno solo dei due travagli.
Figuriamoci a spingere. Io.
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